Molto più che un profumatore per ambienti o un bellissimo oggetto da esporre, la lampada catalitica coniuga funzionalità ed estetica, rivelandosi un vero complemento d’arredo dall’aspetto raffinato ed elegante.
Grazie all’esclusivo sistema di ossidazione catalitica, profuma l’aria e la purifica, distruggendo le molecole di tutti gli odori sgradevoli, anche quelli più persistenti e difficili da trattare.

  1. La lampada catalitica e la sua storia

L’invenzione del diffusore catalitico risale al 1898 e si deve a Maurice Berger, un aiuto farmacista francese di origini svizzere, che ideò questo speciale dispositivo allo scopo di sanificare l’aria degli ambienti ospedalieri.
Successivamente, lo stesso Berger pensò di ottimizzare le funzioni della lampada, sfruttando la catalisi anche per profumare l’aria e, per questo, decise di aggiungere qualche goccia di fragranza al liquido catalitico, realizzando quella che poi si affermerà come la più rivoluzionaria metodologia di profumazione degli ambienti.
L’idea di denominarla “lampada” derivò appunto dal sistema utilizzato, che si serve di uno stoppino imbevuto di liquido e ricorda il funzionamento delle antiche lampade ad olio.

La sua prima e più celebre versione, la Lampe Berger, che prese il nome dal suo ideatore, si è affermata nel tempo come un oggetto amato anche da grandi artisti del passato come Picasso e Coco Chanel, Jean Cocteau e Colette.
Oggi, la lampada catalitica si declina in numerosissime versioni estetiche, viene prodotta da marchi prestigiosi, come l’italiana Millefiori o la britannica Ashleigh & Burwood e si conferma un prodotto il cui successo non ha mai subito parabole discendenti, rappresentando il metodo di profumazione e purificazione dell’aria più accreditato e utilizzato.

Reperibili presso i migliori negozi fisici, le lampade catalitiche sono in vendita anche on line.
In alcuni siti dedicati, come www.lampadacatalitica.it, è possibile ottenere anche tutte le notizie e le novità riguardanti i prodotti dei diversi brand, sull’assortimento di fragranze disponibili e ricevere informazioni e consigli sull’acquisto e sul corretto utilizzo di un diffusore catalitico.

  1. Come si usa la lampada catalitica

Con un meccanismo di azione completamente diverso da quello delle candele profumate o dei diffusori elettrici di profumo, la lampada catalitica funziona per mezzo della combustione attivata dal catalizzatore: in questo modo, la fragranza si diffonde nell’ambiente senza bruciare e senza l’uso di energia elettrica. Richiede poca manutenzione e può funzionare per moltissimo tempo con l’unica accortezza di ricaricare il liquido catalitico e, dopo un certo lasso di tempo (circa 200 accensioni), di sostituire lo stoppino.

Accendere la lampada è semplice e intuitivo, ma necessita di alcuni precisi passaggi, da rispettare nei tempi e nelle modalità di esecuzione, perché si realizzi una corretta catalisi.
Vediamoli in sequenza.

– Versare il liquido all’interno della lampada servendosi del piccolo imbuto in dotazione, mantenendo il livello a 2/3 della capacità complessiva, al fine di evitare che il liquido fuoriesca e bagni il catalizzatore o danneggi il corpo della lampada.

– Introdurre lo stoppino nel contenitore e coprire la lampada con il tappo metallico di chiusura: al primo utilizzo, attendere un’ora prima di procedere all’accensione, per consentire allo stoppino di impregnarsi perfettamente di liquido; agli utilizzi successivi basterà attendere circa 20 minuti.

– Trascorso il tempo di attesa, rimuovere il tappo di copertura e dare fuoco allo stoppino, servendosi di una fiamma viva; se la lampada si accende in modo corretto, il colore della fiamma rimarrà costante e lo stoppino brucerà in modo continuo e uniforme.

– Attendere 2/3 minuti, quindi spegnere la fiamma soffiandoci sopra e coprire il bruciatore con la ghiera metallica traforata: il profumo comincerà a diffondersi nell’aria e, passando una mano sulla copertura, si avvertirà un leggero calore, segno che la lampada è correttamente accesa.

In un stanza di 20/30 m2, il processo di catalisi si svolge in soli 20 minuti, trascorsi i quali la lampada può essere spenta, semplicemente applicando il tappo di chiusura e sovrapponendo a quest’ultimo il diffusore forato.
Il tempo durante il quale la lampada catalitica ha bisogno di rimanere accesa è, quindi, piuttosto breve; ma, in questo limitato lasso di tempo, avrà già eliminato gli odori sgradevoli e il profumo continuerà ad essere avvertibile nell’ambiente molto a lungo.
E, anche da spenta, la lampada svolgerà un’altra funzione: quella di decorare l’ambiente con stile ed eleganza.

  1. Perché acquistare una lampada catalitica: suggerimenti per la scelta

L’utilizzo del diffusore catalitico costituisce la migliore soluzione di profumazione dell’ambiente, unendo a questa funzione quella, utilissima, di neutralizzare i cattivi odori e le particelle di fumo: per questo, è adatta ad ogni ambiente, anche molto grande.

Dato che la fragranza si diffonde senza bruciare, la lampada non emette fumi, non priva la stanza di ossigeno ma, al contrario, ne purifica l’aria, rimuovendo anche gli odori più ostinati.
Un altro dei vantaggi offerti dal diffusore catalitico è la persistenza della fragranza nell’ambiente, che si estende per molte ore dopo lo spegnimento. Questa efficacia prolungata si deve proprio al processo di catalisi che, purificando l’aria, la rende maggiormente ricettiva al profumo.

La lampada catalitica deve essere sempre ricaricata per tempo, anche con una fragranza nuova e diversa: per ovviare all’inconveniente di una sovrapposizione di aromi, è possibile intervallare i liquidi profumati con l’utilizzo di un fluido neutro, che contribuisce anche a mantenere pulito il bruciatore e quindi ottimizza le prestazioni e la durata della lampada. L’uso del liquido neutro è utile anche per deodorare senza profumare, oppure per regolare l’intensità della fragranza, diluendola.

Oltre alla grandissima varietà di fragranze reperibili in commercio, alcune specifiche e funzionali come quelle anti tabacco e anti zanzare e ad altre nuove che costantemente vengono immesse sul mercato, anche il design della lampada catalitica è in continua evoluzione: pur conservando il tono volutamente rétro in molti dei suoi esemplari, le forme moderne o addirittura contemporanee ne fanno un accessorio che si adatta perfettamente a qualunque stile di arredamento, con una elegante finalità decorativa che costituisce il suo valore aggiunto anche quando è spenta.

Al momento dell’acquisto di una lampada catalitica è bene prestare attenzione alla qualità del prodotto e all’affidabilità del marchio e del venditore: prodotti di dubbia provenienza potrebbero essere realizzati con materiali scadenti che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero non assicurarne una durata e un funzionamento ottimali, ma potrebbero addirittura avere anche effetti controproducenti e non desiderati per la salute.

Bisogna assicurarsi, infine, che si tratti di un prodotto le cui ricariche originali siano facilmente reperibili: esistono infatti lampade catalitiche, come la Lampe Berger, per le quali è possibile utilizzare solo liquidi provenienti dalla stessa Maison. E, nel caso di altre lampade di ottimo marchio che consentono l’uso di ricariche compatibili, bisogna accertarsi che gli ingredienti del liquido contenuto nella ricarica non siano nocivi per la salute o non danneggino il dispositivo.