Guida all’acquisto dei diffusori di oli essenziali: consigli pratici

Anche se l’uso degli oli essenziali risale all’antico Egitto, solo da pochi decenni la conoscenza dell’argomento è approdata nella nostra vita.
Pian piano la Natura sta suscitando interesse in molte persone che sperimentano metodi naturali per il benessere psicofisico; oggi l’aromaterapia e l’uso di oli essenziali è molto diffusa ma non tutti conoscono bene i benefici di questa terapia.

OLI ESSENZIALI

Gli oli essenziali sono prodotti ricavati dall’estrazione di materia vegetale.
Le ingenti quantità di essenze contenute si presentano sotto forma di miscugli oleosi e possono essere ricavati per spremitura o per distillazione e conservano le caratteristiche (odore e sapore) della sostanza organica lavorata.
Gli oli ricavati solitamente prendono il nome dal vegetale di provenienza e sono generalmente liquidi, tranne in alcune eccezioni come il timo e la menta.

BENEFICI
Gli oli essenziali risultano essere oggi un toccasana per la nostra salute mentale e fisica.
Vi è mai capitato di entrare in un negozio o abitazione dove c’è un diffusore di olio essenziale? Si respira immediatamente un’aria familiare, accogliente, atmosfera calda e riposante.
Secondo alcuni sostenitori dell’aromaterapia, le essenze sono in grado di esercitare attività su tutti gli organi, potenziando le funzioni vitali oltre a curare perfettamente la mente.
Le cure fisiche però, è bene dirlo, non hanno certificazioni mediche in campo scientifico, (si sa che i medici e le essenze non vanno molto d’accordo), ma diverse persone invece testimoniano una sensazione di benessere generale con l’utilizzo di oli essenziali, sia fisiche che mentali.

PROPRIETA’
Ogni olio essenziale ha proprietà e uso specifico, vediamone qualcuno:

  • Olio essenziale di alloro: ha funzione antinfiammatoria, digestiva e battericida;
  • Olio essenziale di “Achillea”: svolge funzione sedativa, cicatrizzante e agevola la circolazione del sangue;
  • Olio essenziale di “Angelica”: aiuta la digestione, antispasmodico, sedativo;
  • Olio essenziale di Anice: distensivo, stimola le difese immunitarie, favorisce la digestione;
  • Olio essenziale di Betulla: svolge azione di diuretico e depurativo;
  • Olio essenziale di Camomilla: antinfiammatorio e sedativo, cura l’ansia e l’insonnia.

Molti altri ancora gli oli essenziali disponibili in commercio, che possono essere anche miscelati fra loro per rafforzare i benefici.

Diffusori di oli essenziali

Il diffusore è il metodo più conosciuto e semplice per la propagazione degli oli essenziali, a fiamma, elettrici, a ultrasuoni con cui le essenze vengono disperse nell’aria e tramite la respirazione apportano i relativi benefici.

Un modo dolce, privo di controindicazioni ed efficace per godere di tutti i vantaggi dell’aromaterapia , ma è importante scegliere il diffusore adatto, non tutti i diffusori rispettano le giuste caratteristiche.
Esistono 4 “tipi di diffusori per oli essenziali”:

  • Ad ultrasuoni a freddo;
  • A calore dolce;
  • A nebulizzazione a secco;
  • A ventilazione.

DIFFUSORI AD AULTRASUONI:

Questi diffusori sono molto in voga e stanno diventando “sempre più l’oggetto del desiderio” di molte persone; hanno al loro interno una placca di ceramica che vibra ad alte frequenze; queste frequenze stimolano l’acqua e la parte di olio essenziale aggiunto contenuta nel serbatoio, e generano una leggera e profumata nebbiolina.
I diffusori a ultrasuoni sono strumenti di ultima generazione, solitamente costruiti con materiale plastico, che può rivelarsi una caratteristica buona o meno, a seconda delle esigenze; uno dei vantaggi è sicuramente la robustezza in caso di urti.
Oltre a essere un bellissimo oggetto di arredo, è lo strumento ideale per ottenere una dolce profumazione dell’ambiente sfruttando le proprietà benefiche delle essenze.
E’ molto silenzioso e, essendo gli oli diluiti con acqua, permette l’accensione anche di notte e di potersi addormentare in un’atmosfera rilassante e profumata.
Disponibile anche in versione a LED in vari colori, è anche possibile scegliere di fermare la diffusione su un solo colore o far scorrere i colori disponibili o ancora disattivare completamente il colore.
I diffusori a ultrasuoni si possono considerare completi, perché assicurano un equilibrato tasso di umidità nell’ambiente svolgendo anche la funzione di umidificatore.

DIFFUSORI A CALORE

Ritenuti non dei veri diffusori di oli essenziale, ma bruciatori di essenze per mancanza del processo di vaporizzazione.
Molto ben consigliati per rilasciare una fragranza gradevole nella stanza, disponibili in commercio nei classici modelli a candela, solitamente di ceramica, con alla base il porta candela.
Il suo funzionamento si basa semplicemente sul calore prodotto dalla fiamma che riscalda l’essenza nella coppa e sprigiona nell’aria la fragranza dell’aroma profumato.
Questi bruciatori non sono molto usati in quanto l’essenza viene bruciata e potrebbe alterare la struttura chimica ed eludere le proprietà terapeutiche.
Inoltre il vaso in ceramica tende a surriscaldarsi troppo rendendolo pericoloso; il loro utilizzo non è molto ben consigliato in case frequentate da bambini.
Buona la proprietà di profumatore per ambiente.

DIFFUSORI A NEBULIZZAZIONE A SECCO

Questi diffusori a secco, sono i più utilizzati “per l’aromaterapia e per godere pienamente delle essenze”, proprio per il processo di nebulizzazione di cui godono, che non modifica le virtù benefiche degli oli essenziali e preserva le particolarità terapeutiche.
Basta qualche goccia di essenza per ottenere la diffusione di “micro gocce” nell’aria.
Design molto curato per questo diffusore, realizzato con i materiali più pregiati: legno massiccio di quercia, polvere di bambù e vetro soffiato;
un meccanismo di diffusione sofisticato dotato di una pompa che nebulizza nell’aria infinite particelle di olio essenziale, lo rende perfetto.
Le lievi vibrazioni emesse lo rendono molto silenzioso; facile da utilizzare e molto pratico.

DIFFUSORE A VENTILAZIONE

Questi diffusori di oli essenziali non sono molto conosciuti, si presentano con un design molto delicato.
La diffusione a freddo delle essenze avviene tramite un piccolo ventilatore che emette un getto d’aria, liberando gli oli essenziali versati in una piccola capsula garzata nell’ambiente, preservando le caratteristiche benefiche degli oli essenziali.
Molto semplice da utilizzare e facile da attivare, silenzioso, maneggevole e occupa pochissimo spazio.

In questo articolo abbiamo cercato di darvi le giuste informazioni tecniche per l’acquisto di diffusori di oli essenziali, moltissimi i modelli presenti in commercio con proprietà e caratteristiche particolari, per uteriori informazioni potete visitare il sito web www.diffusoreoliessenziali.net , dove una vasta gamma di diffusori di oli essenziali, diffusori per ambienti e profumatori per ambiente accuratamente selezionata, vi aiuterà nella scelta in base alle vostre esigenze.

 

Guida sulla scelta e l’acquisto di una lampada catalitica

Molto più che un profumatore per ambienti o un bellissimo oggetto da esporre, la lampada catalitica coniuga funzionalità ed estetica, rivelandosi un vero complemento d’arredo dall’aspetto raffinato ed elegante.
Grazie all’esclusivo sistema di ossidazione catalitica, profuma l’aria e la purifica, distruggendo le molecole di tutti gli odori sgradevoli, anche quelli più persistenti e difficili da trattare.

  1. La lampada catalitica e la sua storia

L’invenzione del diffusore catalitico risale al 1898 e si deve a Maurice Berger, un aiuto farmacista francese di origini svizzere, che ideò questo speciale dispositivo allo scopo di sanificare l’aria degli ambienti ospedalieri.
Successivamente, lo stesso Berger pensò di ottimizzare le funzioni della lampada, sfruttando la catalisi anche per profumare l’aria e, per questo, decise di aggiungere qualche goccia di fragranza al liquido catalitico, realizzando quella che poi si affermerà come la più rivoluzionaria metodologia di profumazione degli ambienti.
L’idea di denominarla “lampada” derivò appunto dal sistema utilizzato, che si serve di uno stoppino imbevuto di liquido e ricorda il funzionamento delle antiche lampade ad olio.

La sua prima e più celebre versione, la Lampe Berger, che prese il nome dal suo ideatore, si è affermata nel tempo come un oggetto amato anche da grandi artisti del passato come Picasso e Coco Chanel, Jean Cocteau e Colette.
Oggi, la lampada catalitica si declina in numerosissime versioni estetiche, viene prodotta da marchi prestigiosi, come l’italiana Millefiori o la britannica Ashleigh & Burwood e si conferma un prodotto il cui successo non ha mai subito parabole discendenti, rappresentando il metodo di profumazione e purificazione dell’aria più accreditato e utilizzato.

Reperibili presso i migliori negozi fisici, le lampade catalitiche sono in vendita anche on line.
In alcuni siti dedicati, come www.lampadacatalitica.it, è possibile ottenere anche tutte le notizie e le novità riguardanti i prodotti dei diversi brand, sull’assortimento di fragranze disponibili e ricevere informazioni e consigli sull’acquisto e sul corretto utilizzo di un diffusore catalitico.

  1. Come si usa la lampada catalitica

Con un meccanismo di azione completamente diverso da quello delle candele profumate o dei diffusori elettrici di profumo, la lampada catalitica funziona per mezzo della combustione attivata dal catalizzatore: in questo modo, la fragranza si diffonde nell’ambiente senza bruciare e senza l’uso di energia elettrica. Richiede poca manutenzione e può funzionare per moltissimo tempo con l’unica accortezza di ricaricare il liquido catalitico e, dopo un certo lasso di tempo (circa 200 accensioni), di sostituire lo stoppino.

Accendere la lampada è semplice e intuitivo, ma necessita di alcuni precisi passaggi, da rispettare nei tempi e nelle modalità di esecuzione, perché si realizzi una corretta catalisi.
Vediamoli in sequenza.

– Versare il liquido all’interno della lampada servendosi del piccolo imbuto in dotazione, mantenendo il livello a 2/3 della capacità complessiva, al fine di evitare che il liquido fuoriesca e bagni il catalizzatore o danneggi il corpo della lampada.

– Introdurre lo stoppino nel contenitore e coprire la lampada con il tappo metallico di chiusura: al primo utilizzo, attendere un’ora prima di procedere all’accensione, per consentire allo stoppino di impregnarsi perfettamente di liquido; agli utilizzi successivi basterà attendere circa 20 minuti.

– Trascorso il tempo di attesa, rimuovere il tappo di copertura e dare fuoco allo stoppino, servendosi di una fiamma viva; se la lampada si accende in modo corretto, il colore della fiamma rimarrà costante e lo stoppino brucerà in modo continuo e uniforme.

– Attendere 2/3 minuti, quindi spegnere la fiamma soffiandoci sopra e coprire il bruciatore con la ghiera metallica traforata: il profumo comincerà a diffondersi nell’aria e, passando una mano sulla copertura, si avvertirà un leggero calore, segno che la lampada è correttamente accesa.

In un stanza di 20/30 m2, il processo di catalisi si svolge in soli 20 minuti, trascorsi i quali la lampada può essere spenta, semplicemente applicando il tappo di chiusura e sovrapponendo a quest’ultimo il diffusore forato.
Il tempo durante il quale la lampada catalitica ha bisogno di rimanere accesa è, quindi, piuttosto breve; ma, in questo limitato lasso di tempo, avrà già eliminato gli odori sgradevoli e il profumo continuerà ad essere avvertibile nell’ambiente molto a lungo.
E, anche da spenta, la lampada svolgerà un’altra funzione: quella di decorare l’ambiente con stile ed eleganza.

  1. Perché acquistare una lampada catalitica: suggerimenti per la scelta

L’utilizzo del diffusore catalitico costituisce la migliore soluzione di profumazione dell’ambiente, unendo a questa funzione quella, utilissima, di neutralizzare i cattivi odori e le particelle di fumo: per questo, è adatta ad ogni ambiente, anche molto grande.

Dato che la fragranza si diffonde senza bruciare, la lampada non emette fumi, non priva la stanza di ossigeno ma, al contrario, ne purifica l’aria, rimuovendo anche gli odori più ostinati.
Un altro dei vantaggi offerti dal diffusore catalitico è la persistenza della fragranza nell’ambiente, che si estende per molte ore dopo lo spegnimento. Questa efficacia prolungata si deve proprio al processo di catalisi che, purificando l’aria, la rende maggiormente ricettiva al profumo.

La lampada catalitica deve essere sempre ricaricata per tempo, anche con una fragranza nuova e diversa: per ovviare all’inconveniente di una sovrapposizione di aromi, è possibile intervallare i liquidi profumati con l’utilizzo di un fluido neutro, che contribuisce anche a mantenere pulito il bruciatore e quindi ottimizza le prestazioni e la durata della lampada. L’uso del liquido neutro è utile anche per deodorare senza profumare, oppure per regolare l’intensità della fragranza, diluendola.

Oltre alla grandissima varietà di fragranze reperibili in commercio, alcune specifiche e funzionali come quelle anti tabacco e anti zanzare e ad altre nuove che costantemente vengono immesse sul mercato, anche il design della lampada catalitica è in continua evoluzione: pur conservando il tono volutamente rétro in molti dei suoi esemplari, le forme moderne o addirittura contemporanee ne fanno un accessorio che si adatta perfettamente a qualunque stile di arredamento, con una elegante finalità decorativa che costituisce il suo valore aggiunto anche quando è spenta.

Al momento dell’acquisto di una lampada catalitica è bene prestare attenzione alla qualità del prodotto e all’affidabilità del marchio e del venditore: prodotti di dubbia provenienza potrebbero essere realizzati con materiali scadenti che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero non assicurarne una durata e un funzionamento ottimali, ma potrebbero addirittura avere anche effetti controproducenti e non desiderati per la salute.

Bisogna assicurarsi, infine, che si tratti di un prodotto le cui ricariche originali siano facilmente reperibili: esistono infatti lampade catalitiche, come la Lampe Berger, per le quali è possibile utilizzare solo liquidi provenienti dalla stessa Maison. E, nel caso di altre lampade di ottimo marchio che consentono l’uso di ricariche compatibili, bisogna accertarsi che gli ingredienti del liquido contenuto nella ricarica non siano nocivi per la salute o non danneggino il dispositivo.

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Serramenti legno-alluminio

Serramenti legno-alluminio: la giusta soluzione che unisce isolamento termico, estetica e risparmio.

I serramenti in legno-alluminio sono il giusto connubio tra eleganza e praticità. Come suggerito dal loro nome, queste strutture innovative sono composte in parte da legno ed in parte da alluminio e sfruttano al meglio il potenziale di entrambi i materiali sia analizzati singolarmente che osservati nel complesso, per non dover rinunciare a nessuno dei loro incredibili pregi.

La componente del legno nei serramenti
Come ben sappiamo, il legno è un materiale naturale ed è dotato di per se’ di eccellenti capacità isolanti, è in grado di trattenere il calore durante l’inverno e non si surriscalda eccessivamente durante le afose giornate estive. Il legno utilizzato per la costruzione di questo tipo di infissi viene chiamato legno lamellare. Esso è ottenuto mediante la sovrapposizione di una serie di lastre di legno che vengono successivamente incollate tra loro, un tipo di lavorazione unico nel suo genere. Questo trattamento non solo conferisce all’infisso maggiore resistenza ed un’ottima rigidità in rapporto al suo peso, ma rende la struttura resistente agli incendi raggiungendo quasi i livelli di sicurezza del cemento armato.

La componente dell’alluminio nei serramenti
L’alluminio, invece, oltre che ad essere un materiale comunemente usato per la costruzione di infissi per merito della sua nota durevolezza, possiede un’ottima resistenza agli agenti esterni e necessita di poca manutenzione nel tempo. Degno di nota, è che la conformazione fisica dell’alluminio permette alla struttura di mantenere il suo aspetto originario praticamente per sempre. Parliamo dunque di un materiale molto leggero che viene accostato al legno per conferire più eleganza e stabilità alla struttura, ma anche molto conveniente e resistente.

I vantaggi degli infissi in legno-alluminio
Gli infissi progettati tramite l’unione di legno ed alluminio assicurano all’acquirente uno spazio abitativo privo di spifferi ed infiltrazioni, permettendo un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile. Non dimentichiamo che la combinazione dei due materiali, oltre che ad isolare la casa da temperature troppo basse o elevate, provvede un eccellente isolamento acustico.
A differenza delle comuni finestre in legno, le finestre in legno-alluminio hanno bisogno di una manutenzione meno frequente e meno invasiva durante il corso degli anni poiché, grazie al comodo rivestimento in metallo, sono estremamente facili da pulire e tenere sotto controllo anche a distanza di molto tempo dal momento dell’acquisto.
Non meno importante è la capacità di entrambi i materiali di essere riciclati più volte nel corso del tempo, garantendo all’acquirente un prodotto edilizio eco-sostenibile al 100%, una caratteristica imprescindibile di questi tempi.

Qualità e fascino ed un giusto prezzo
I serramenti in legno-alluminio sono inoltre in grado di donare un’atmosfera accogliente ed intima alla casa, grazie soprattutto alla presenza del legno che conferisce automaticamente calore e fascino ad ogni ambiente. Per non parlare della raffinatezza dell’alluminio, un materiale di classe e fascino, perfetto per qualunque stile d’arredo avrete scelto per la vostra casa.
Lavorando in sinergia, i due materiali creano la soluzione perfetta per coloro che intendono acquistare un prodotto di design resistente, isolante e gradevole alla vista ad un prezzo attentamente ponderato.
Infatti i serramenti in legno-alluminio hanno dei costi ragionevoli se paragonati al costo di listino e manutenzione di un qualsiasi altro tipo di infisso. A primo impatto il costo dei materiali e dell’installazione può sembrare piuttosto elevato, ma bisogna paragonarlo ai costi di manutenzione di altri materiali presenti sul mercato per capire che i serramenti legno-alluminio sono i più convenienti, poiché coprono costi di manutenzione praticamente nulli e i materiali usati per la fabbricazione sono di ottima fattura. Inoltre parliamo di infissi ad altissime prestazioni che figurano tra i più preformanti e completi sul mercato.
Parlando di costi, il prezzo di una finestra in legno-alluminio a due ante può aggirarsi intorno ai 600€, mentre una portafinestra a due ante raggiunge i 900€, ovviamente entrambi i costi sono comprensivi di IVA e mano d’opera.
Un consiglio è di richiedere differenti preventivi e prestare molta attenzione ai trattamenti usati per la lavorazione del legno e la costruzione della struttura. È anche importante chiedere le certificazioni dei prodotti usati dall’azienda per la realizzazione del vostro infisso per verificare che anche le componenti in vetro e le guarnizioni siano di buona qualità.
In conclusione, possiamo affermare che i serramenti in legno-alluminio sono la soluzione migliore per coloro che sono alla ricerca di infissi che sappiano unire isolamento termico, estetica e risparmio.
Inoltre i serramenti in legno-alluminio sono disponibili in vari colori e con molteplici finiture tutte diverse, per non parlare dei differenti tipi di legno di possibile utilizzo per la lavorazione. L’unico limite è la fantasia!

Porte battenti tutto vetro: i vantaggi nell’arredamento

Porte battenti tutto vetro: i vantaggi nell’arredamento

Le porte battenti tutto vetro uniscono bellezza e versatilità. Ecco quando sceglierle per l’interior design.

Eteree, raffinate, originali. Le porte battenti tutto vetro valorizzano gli ambienti con un design leggero e scenografico. La naturale eleganza del vetro, sposata alla tecnologia dei vetri di ultima generazione, garantisce vantaggi estetici e funzionali. Inoltre, il vetro è un materiale appropriato in ogni tipo di arredamento. L’ampia varietà di finiture e lavorazioni permette di scegliere la porta ideale per ogni stile di arredo, dal più classico al più moderno. Ecco quali sono tutti i vantaggi della porte tutto vetro nell’interior design e le tipologie di vetro disponibili.

Caratteristiche delle porte battenti tutto vetro.

Le porte battenti tutto vetro si contraddistinguono per due principali caratteristiche. Innanzitutto, l’anta battente, singola  o doppia, che può essere affiancata anche a vetrate fisse. In secondo luogo, l’assenza apparente di telaio che dona alla porta in vetro un effetto di assoluta purezza ed essenzialità. I vantaggi nell’interior design sono molteplici. Questo modello di porte in vetro si rivela ideale per massimizzare l’ingresso di luce negli ambienti, sia domestici che professionali. L’abbinamento a vetrate fisse, ad esempio, consente di separare due ambienti mantenendo la luminosità di un open space. L’installazione nella muratura, invece, inserisce un elemento di leggerezza nel design complessivo.

Come scegliere il vetro giusto in base all’arredamento.

Le possibilità di personalizzazione delle porte battenti tutto vetro riguardano sia la tipologia di vetro che le decorazioni. L’essenziale è scegliere sempre una porta in vetro stratificato o temprato, come quelle proposte da in-door.it, in quanto più sicuro e resistente. Ogni tipo di vetro risponde poi a determinate esigenze di arredo. In generale, possiamo distinguere tra:

Porte in vetro trasparente.

Il vetro trasparente è la soluzione più adatta quando si cerca un effetto di ariosità e leggerezza. Leggerezza soltanto apparente perché, nel caso del vetro stratificato, la resistenza è garantita. Le porte battenti tutto vetro delineano, in questo caso, un varco impalpabile tra due ambienti comunicanti, lasciando filtrare la luce naturale.

Porte in vetro opalino.

Le porte battenti in vetro opalino si distinguono per la caratteristica tonalità bianco latte. Con un grado di trasparenza a metà tra il vetro trasparente e il vetro fumé, offrono una diffusione più discreta e omogenea della luce. Sono una soluzione particolarmente elegante, ideale anche per ambienti concract e uffici, oltre che per alcune zone della casa. La resa estetica si sposa sia a un design di tipo classico che contemporaneo. Il ricorso a decorazioni, o alla versione satinata, offre ulteriori varianti stilistiche.

Porte in vetro fumé.

Per gli ambienti in cui la privacy ha la priorità sulla luminosità, il vetro ideale è quello fumé. La colorazione scura garantisce un effetto più coprente, pur mantenendo una minima trasparenza. Il risultato sono porte dall’allure sofisticata, spesso abbinate a materiali come il legno, l’onice o il gres.

Anche in questo caso, decorazioni e satinatura contribuiscono alla versatilità nell’arredamento.

Perché scegliere porte in vetro stratificato?

Il vetro stratificato o temprato garantisce una maggiore sicurezza grazie alla particolare composizione. Infatti, la struttura a strati prevede l’inserimento di uno strato intermedio di PVB (polivinilbutirrale), un materiale plastico che impedisce la dispersione dei vetri in casi di rottura. Oltre ad essere più resistente agli urti e alle sollecitazioni, quindi, il vetro non sparge frammenti anche nel caso dovesse infrangersi. È evidente che per le porte battenti tutto vetro questo si rivela un requisito essenziale.